Ho sempre pensato che mi fosse stato negato o tolto qualcosa. Che la mia completezza si fermasse in una compita insufficienza.
Sono state tante le volte in cui non ho afferrato cose che per gli altri erano semplici. Troppe le delusioni e mancanti i successi.
Mi ero dato da fare…ma forse non abbastanza. Il mondo non ce l’aveva con me. Per il mondo io non c’ero. Nessun grosso disagio giustificava la mia inesistenza.
Socialmente inutile perché socialmente non richiesto. Eppure qualcuno mi dava credito…ed io non capivo perché.
Forse avrei dovuto dare retta a loro. Se volevo esserci avrei dovuto urlarlo. E l’avrei fatto se quella mattina non pioveva. Guardando le gocce scendere rimandai il tutto e tornai a dormire.
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7 commenti:
disagio con una g sola;)
a parte questo,bravo!hai buona padronanza della lingua!!!
firmato
una letterata
grazie per l'informazione.
Più che un racconto, questo lo vedo come una tua riflessione personale. Beh posso dirti ke nessuno ha + o meno di te. Che sei solo tu l'artefice del tuo destino e che dovresti urlarlo al mondo intero senza perdere tempo. E tu a causa della pigrizia hai perso 24 anni della tua vita. Ma sei sempre in tempo a urlare al mondo intero che nella vita puoi fare ciò che vuoi.
Devo dire che scrivi molto bene,hai fatto una riflessione molto profonda ed introspettiva.Solo che forse adesso è giunto il momento di cambiare rotta,alzarsi e cominciare a fare,invece di piangersi addosso.Coraggio....ce la puoi fare!!! K.
vedo che il sentire di aver perso un sacco di tempo non è una cosa solo mia.
alzarsi ed agire.è l'unica soluzione...ci provo ogni cazzo di mattina,e fallisco puntualmente!
ma continuo e continuerò a provarci.
ci sarà il giorno in cui riuscirò!
mmh decisamente qualcosa di diverso dal solito...e davvero niente male. molto d'impatto. stai esplorando nuove rotte narrative? Sai che avrai sempre il mio appoggio.
by una non-scrittrice
dunque siamo già in 3 a sentire non aver combinato ancora nulla: io, tu e beatrice..
credo sia confortante.. non bello, ma confortante..
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